Valvori…ha proprio ragione Rita, quando arrivi dal basso, da Sant’Elia Fiume Rapido, sta ad aspettarti acquattato come un gatto sdraiato al sole sui monti…e ogni volta che lo vedi, appena arrivi, ti da questa sensazione, che poi è una delle cose meravigliose di questo paesino arroccato sugli appennini ciociari.
sì perchè Valvori si divide in meraviglie e cose orribili!
una delle cose orribili su tutte è il freddo che si patisce d’inverno nella casa di via Volturno. qui il clima è caldo rispetto al gelo che c’è a Milano in questi giorni…ma la casa non ha un impianto di riscaldamento e seppure il clima sia mite le cime dei monti tutt’attorno sono imbiancate al nostro arrivo e venti gelidi soffiano dal nord.
cerchiamo di scaldare la casa tramite la sola piccola stufa economica a un solo fuoco che è palesemente insufficiente anche solo per il locale cucina…sopratutto perchè la cucina è un tutt’uno con il soggiorno che è collegato attraverso un vano senza porte con l’ingresso e il salotto e tramite una scala aperta anche al piano di sopra. Insomma una disfatta.
non riesci a scaldarti mai o almeno questa è l’impressione, a volte pare che fuori faccia quasi meno freddo che dentro e quindi si esce a passeggiare…ma poi c’è quel vento farabutto e ti si insinua dietro le orecchie e nel collo o ti ghiaccia la fronte e la punta dei piedi e nelle giornate di sole ci sono le gelide zone d’ombra.
poi si mette pure a nevicare… e se nevicasse troppo? si ha paura di rimanere bloccati in questo sperduto paesino per sempre. che poi tanto sperduto non lo è..si trova a due passi da cassino, e da monte cassino tanto noto per i suoi trascorsi durante la seconda guerra mondiale. però con un po’ di neve e il vento freddo interi pezzi di strada si gelano e i collegamenti con i paesi vicini diventano difficoltosi e se va in panico la gente che qui ci abita e ci lavora da una vita…figuriamoci io.
che poi, un’altra orribile verità, è che non c’è neanche una farmacia, e voi direte, ma se stai bene che ti importa?! io non sono ipocondriaca ve lo assicuro…ma l’idea di non avere vicino una farmacia nel caso ne avessi bisogno mi allarma tantissimo. la farmacia non è l’unica cosa che manca…non c’è quasi nulla qua, manca il giornalaio, una banca, un supermercato…ma non importa. non avere la farmacia mi terrorizza.
il fatto che ci siano solo due bar, un ristorante (nel quale non sono mai entrata) e la bottega della cugina Jessica non lo trovo un grosso problema..un po’ quasi mi piace..questa dimensione così intima. certo tutti guardandosi indietro si lamentano pensando a quanto era più vitale prima con la strada principale piena di gente e negozi…ma io che queste cose non le ho mai vissute qui mi accontento di quel che c’è.
e poi di meraviglioso a Valvori è che ci sono i gatti! è piena di gatti, non c’è stradina o viuzza dove non se ne incontri almeno uno. Gatti con il pelo di ogni colore, con gli occhi di ogni colore, tozzi e grossi, stretti e lunghi, con le orecchie mozzate o con il pelo arruffato…tutti bellissimi.
e qualche cane simpatico che coi gatti ci deve convivere!
anche i panorami di Valvori sono meravigliosi, ovunque si guardi.
la vallata giù verso Cassino e in fondo Monte Cassino ti strega a qualsiasi ora del giorno o della notte con qualsiasi clima e luce, sotto le nubi o bagnata da un sole scintillante che si riflette su strade lontane rendendole bisce dorate.
poi si guarda in su e si vedono le stradine del paese inerpicarsi tra case costruite una sull’altra…proprio come in un presepe…e il questi giorni che la neve ha imbiancato un poco i tetti l’effetto è ancora più suggestivo.
anche se con questo freddo, fuori e dentro casa, con questo freddo nelle ossa, i bei paesaggi, pur provandoci alacremente, non ce la fanno a scaldarti…così anche il rumore del fuoco che prende nella stufa o nel camino diventa una meraviglia.
e poi gli alberi…carichi carichi di arance, mandarini e limoni..sono uno splendore sparsi in giro per tutto il paese, nei cortili o sui terreni scoscesi…regalano luce calda e dorata e quel senso di abbondanza (anche dove di abbondanza non ce n’è poi molta).
beh anche se di abbondanza e benessere il paese non è stracolmo…un’altra cosa singolare e bella è che a Valvori credo sarebbe davvero difficile morire di fame! Ogni persona che si va a trovare cerca di rifocillarti nel migliore dei modi, qualsiasi ora della giornata sia…se poi è una zia, preoccupata che a casa suo nipote non si cucini a dovere, ti dirà proprio apertamente di sfondarti più che puoi…”così fai scorta anche per stasera”!!
allo stesso tempo e nello stesso modo singolare…trovo ogni volta alquanto complicato mangiare verdure, mangiare sano o mangiare poco…il negozio tiene pochi ortaggi, molto probabilmente anche perchè ognuno qui ha un suo piccolo orticello. però se sei foresto e arrivi il giorno dopo il sabato (quanto a Cassino c’è uno dei mercati più belli e più grandi che ricordi, dove tutti i piccoli produttori della zona portano giù in paese ceste cariche dei propri prodotti), allora beh…la cosa non è facile. di più ancora se usi i momenti dedicati ai pasti per riuscire a scaldarti in qualche posto pubblico con riscaldamento funzionante!! quest’anno il nostro bar preferito ha aperto anche la zona pizzeria nel seminterrato e figuriamoci se chicco non si è piazzato lì mattina e sera a mangiare pizza e fritto (in realtà mangio sempre di più io…ma stai mica a vedere…).
e poi c’è l’aspetto anglofono di questo paese di immigrati di ritorno…e il tè! tè buonissimo ovunque, a casa dei cugini, della zia, degli amici, al bar!! servito con limone (buono e fresco anche il limone) o con latte (all’inglese appunto)!
ovunque ti capiti di passare una tazza di tè non te la toglie nessuno!! meraviglia!
e al bar costa una cosa come 80 centesimi!!! contro i minimo 2,50/3,00 euro di Milano (dove tra l’altro la maggior parte delle volte è deludente).
e come mi fanno impazzire le vecchine al pub che parlano italiano con accento anglo-valvorese!
a Valvori trovi alcune cose, sopratutto alimentari, che in effetti solo qua e in Inghilterra!! come la cioccolata cadbury…slurp!
poi ci sono le cose brutte, orribili appunto, oltre al freddo e all’assenza di farmacie…e sono cose che in una diversa stagione non migliorerebbero…l’allungarsi della visita al cimitero ogni anno che passa ad esempio, e ormai non ci sono più solo i parenti nella lontana memoria di chicco, ma persone che ho conosciuto personalmente, che ho apprezzato nelle loro stravaganze da valvoresi e che rimpiango.
e le brutture architettonico-urbanistiche…che fanno morire anche loro un po’ il paese, più di quanto già non farebbero questi tempi moderni con un piccolo paesino arroccato su basse montagne nel centro-sud d’Italia. la piazza orribile che toglie carattere all’antico borgo, che non risolve problemi logistici o di socialità, ma che anzi forse complica le cose. e tu stai a guardare potenziali e risorse buttati nel cesso, con l’eterno dubbio che qualcuno di sia ingrassato alle spalle di strutture inutili e devastanti.
ma a Valvori, ora che sono qui a milano, un po’ ci vorrei tornare…con lo scaldabagno rotto, con la porta d’ingresso gonfia di umidità e l’intonaco del soffitto in camera da letto che comincia a cedere…
a Valvori ci vedo il bello anche dove forse non c’è…vedo delle sedie messe sul terrazzo di fronte a casa, sopra al garage…una lunga tavolata e una nuova pergola che regali un po’ di fresco d’estate.
vedo una futura grande famiglia, ognuno con il suo piccolo spazio, che si riunisce durante i giorni di festa.
vedo le gite che sembrano impossibili ogni volta che si è lì…a Napoli, a Roma, a Pompei, al mare, in montagna, nel Parco Nazionale d’Abruzzo…
sento la voce della storia e la magnificenza della natura che dovrebbero chiamare a sè tutta l’umanità per essere ri-scoperte e ammirate…ma che in questo luogo sembrano dimenticate.